Vivere ciò che fa crescere

Vivere ciò che fa crescere

Conversazioni sull’educazione
“Appassionato calore, appassionato affetto per quello che l’uomo può fare, essere e centrare nella sua storia”, in queste parole di Luigi Giussani è descritto lo spirito con cui la Fondazione C.E.U.R. ha dedicato alcuni incontri culturali, svoltisi nel primo semestre 2004 nei Collegi da essa gestiti, al tema dell’educazione.

Un regista, un giornalista, un professore di astrofisica ed un professore di medicina, a partire da diverse esperienze, hanno conversato con giovani universitari su come l’educazione sia un’introduzione alla realtà nella sua totalità.
Lo studio di qualsiasi disciplina con lo stupore che lo muove, l’espressione artistica con la creatività che implica, la comunicazione con il rischio di manipolazione che le è insito: attraverso tutto la persona può crescere nella comprensione affettiva del significato della realtà e quindi muovere passi verso il proprio destino.
L’educazione dell’uomo è una priorità per la nostra società così provata da lotte fratricide; consapevoli di questo offriamo alla riflessione di ciascuno questi colloqui, che nella loro preoccupazione educativa unita ad una spontaneità non consueta, consegnano al
lettore un modo di trattarsi e di trattare le cose più umano.  Ciò è anche una sfida per l’università nel cui contesto si collocano tali riflessioni, come ha richiamato l’Arcivescovo di Bologna in un discorso all’Ateneo: “Tutta la missione educativa dell’Università dipende dalla capacità e volontà sia del docente che dello studente di mettere in gioco se stessi: e questo è assai più difficile che fare il professore e lo studente universitario”. (Dalla presentazione di Luigi Caimi)

Con interventi di: Pupi Avati, Renato Farina, Marco Bersanelli, Giancarlo Cesana

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